A spasso per la strada romana

16.03.2022

Questa volta non vi parleremo di nuraghi, fonti sacre o tombe dei giganti, ma vi faremo percorrere l'antica strada romana, che collegava Castrum (Oschiri) alla stazione romana di Aquae Lusitanae (Benetutti). A Pattada si è soliti indicare la strada romana in due tratti distinti suddivisi dall'attuale SP37: il primo tratto, che dalla località di Baidu va fino alla sopracitata strada, viene chiamata sa Pedra Peltusa mentre il successivo, che collega la strada provinciale a quella di Paule 'e Carru viene chiamata Pedra Caddalzos.

La prima sezione, lunga circa 1,7 km, appare più tortuosa, presenta pendenze importanti e qua e là, per agevolare la discesa, sono presenti numerose gradinate e curve secche. La rimanente parte, sempre lunga circa 1,7 km, invece è decisamente più agevole e percorribile, ed è per questo che veniva attraversata quotidianamente da carri e cavalieri.

Lo stato di conservazione del tratto de Sa Pedra Peltusa appare tutto sommato buono, eccezion fatta per i primi metri e qualche rara interruzione. In generale il fondo risulta essere quello originale, costituito da grosse lastre ben squadrate e ciottoli di varie dimensioni intelligen-temente disposti in modo geometrico e ben livellati.

Pedra Caddalzos presenta porzioni di percorso veramente ben conservate, ma intervallate da numerose colate di cemento, usate per ricoprire il vecchio fondo laddove appariva compromesso. Uno degli scorci più suggestivi è sicuramente la fontana nota con il nome di s'abbadolzu de Pedra Caddalzos, un grosso abbeveratoio di pietra largo poco più di 4 metri, considerando la struttura nella sua interezza e alto circa un metro e mezzo. Si trattava probabilmente di un punto di incontro per cavalieri in cui sostare e rifocillarsi prima della più impegnativa ascesa verso Pattada.

La strada viene utilizzata annualmente come percorso per il pellegrinaggio verso la Madonna di Castro, che viene affrontato da persone di ogni genere ed età. Questo dimostra l'importanza storico-culturale della strada romana e dimostra la fruibilità del percorso. Inoltre evidenzia la necessità di segnalare, pubblicizzare e valorizzare questa strada, indubbiamente particolare per la sua unicità, permettendole di diventare una meta di forte attrazione turistica. In altre località vi sono siti di minore importanza, o in stato di conservazione peggiore, ai quali viene data maggiore visibilità e sono diventati oggetto di attrazione turistica e culturale, mentre noi che abbiamo la fortuna di possedere un tratto di strada romana perfettamente conservato non facciamo il minimo sforzo per metterlo in risalto. Sono numerosi i punti nei quali il percorso è invaso dalla vegetazione, rendendo difficile il passaggio. Noi stessi, durante la visita, ci siamo imbattuti nel tronco di un albero che ostruiva completamente il transito.

La speranza è che, chi di dovere, provveda al più presto alla sistemazione e alla tutela di questa antica testimonianza storica di così così grande rilievo.

Becos e Murones