Alla ricerca di forme nuove

24.05.2021

Artigiani pattadesi. ANTONIO FOGARIZZU


Tu sei figlio d'arte, ma hai scelto di esplorare strade nuove, e forme nuove. Perché? E quali sono i problemi e le difficoltà più importanti del tuo settore?

La scelta di intraprendere strade nuove è stata fondamentalmente dettata dal mio carattere; nella mia gioventù ho anche scelto di perseguire altri sbocchi professionali, ma dipendere da altri o costruire coltelli tradizionali erano entrambi troppo limitativi; mi sembrava di stare chiuso in un guscio senza aria quindi forzatamente ho scelto di fare qualcosa di più creativo e continuamente diverso per sentirmi libero.

Quanto ai problemi, essendo un settore di mercato di beni di lusso le difficoltà sono molteplici, prima su tutte acquisire clienti, ed essendo i coltelli oggetti particolari e comunque visti sempre come armi, si deve andare a cercarli seguendo canali diversi da quelli che le normali regole di mercato impongono: il coltello non è un articolo vendibile nei negozi se non strettamente settoriali. Inoltre la gestione dei clienti è talvolta molto impegnativa in quanto, essendo generalmente coltelli altamente personalizzati, a volte arrivano richieste particolari che comportano studio ricerca e prove. Poi c'è il fatto che tutti i miei clienti sono stranieri, e ciò determina difficoltà di comunicazione ed orari di lavoro bizzarri.

Che proposte faresti per migliorare e sviluppare economicamente le attività artigianali?

Domanda difficile, visto l'andamento del settore negli ultimi decenni. Credo che la risposta non possa essere unica. In primo luogo tutti gli artigiani non possono più permettersi di aprire bottega senza avere una profonda conoscenza del mestiere che stanno intraprendendo, e sinceramente noto che molti giovani hanno poca voglia di spendere tempo in questo. Inoltre credo che sia necessario adeguare le antiche botTeghe ai nuovi metodi di produzione, il che non significa abbandonare la tradizione ma valorizzarla, usando nuove competenze che consentano di ottenere risultati migliori, specialmente se supportate da antiche esperienze. Infine aprirsi al mondo, capire che il mercato non è più né regionale né nazionale ma globale.

Quanta della tua produzione si ferma nel territorio e in regione, e quanto va fuori, in continente o all'estero?

Attualmente il 100% della mia produzione viene commercializzato all'estero. Agli inizi della mia attività il mercato era più eterogeneo, ma con l'introduzione della moneta unica europea e la contestuale crescita dei prezzi, il mercato si è non dico ridotto ma spostato su altri orizzonti. I coltelli da me prodotti sono cambiati col crescere delle mie conoscenze con l'utilizzo di nuove tecniche che hanno migliorato notevolmente sia la funzionalità, che l'aspetto esteriore; di conseguenza anche i costi sono aumentati, forse anche per questo i clienti sono cambiati.

Che ruolo dovrebbe avere l'Amministrazione Comunale per favorire la crescita delle attività artigianali?

Credo che il problema maggiore sia che - a prescindere dai diversi orientamenti - nei miei anni di esperienza non ho mai riscontrato nelle amministrazioni comunali un progetto di supporto a lungo termine; capisco bene che possa sembrare utopico che pensieri diversi possano perseguire un unico obiettivo, ma ritengo che se si vogliono ottenere risultati non si possa fare una programmazione di sviluppo a breve termine. A questo si aggiunge un ostacolo apparentemente insormontabile, che sarebbe un accordo tra artigiani, il che porterebbe ad una promozione unica sotto la stessa bandiera, ovviamente supportata dall'amministrazione.

Ruolo importante sarebbe lo stimolo della formazione professionale con i vari strumenti forniti dalle amministrazioni centrali .

Altro intervento importante potrebbe essere un coordina-mento tra tutte le attività artigiane del nostro paese per dare un'immagine unica del-la nostra produzione e identità.

Infine, ritengo che sia intelligente esaltare le eccellenze presenti, che indubbiamente farebbero da traino agli altri settori. Ma questo credo non avverrà mai: per noti motivi.