Alla ricerca di un nuovo soggetto unitario

30.04.2021

Tra il 2016 e il 2017, una parte del gruppo dirigente storico del PD, comprendente ex segretari di sezione, amministratori comunali e provinciali, ha deciso di abbandonare quel partito. La maggior parte di essi si riconosce politicamente, chi in Sinistra Italiana, chi in MDP-Art.1, con recenti esperienze elettorali in Liberi e Uguali a livello regionale.

La sinistra pattadese, nei suoi diversi momenti storici, ha sempre seguito, nel bene e nel male, un andamento politico che, generalmente, non si allontanava di molto dalle tendenze che si registravano in campo nazionale. Nell'attuale fase politica, anche a Pattada la sinistra conosce difficoltà molto serie, ormai da molti anni, nello svolgere il suo ruolo, quello di rappresentare gli interessi delle fasce più povere e disagiate, economicamente e socialmente, nella società e nelle istituzioni rappresentative.

Il PD, come a livello nazionale, anche localmente, non è più visto da tanti, come espressione di quella sinistra tradizionalmente pro-veniente dal PCI: lo dimostrano sia i risultati elettorali poco positivi a tutti i livelli istituzionali, sia la povertà quasi assoluta di presenza e di iniziativa politica sui problemi politici, sociali, istituzionali: è scomparsa dalla vecchia sezione anche un minimo di riconoscibilità, un'insegna, una bandiera.

Dopo lo scioglimento del PCI e gli sviluppi delle diverse trasformazioni e adeguamenti politici, attraverso il PDS e i DS, la stagione dell'Ulivo di Prodi, aveva rappresentato una speranza per milioni di cittadini ed elettori, che aspiravano ad una linea politica progressista unitaria, nel campo del Centrosinistra.

Con la nascita del PD, non passò molto tempo per verificare che questa esperienza politica, che aspirava a raccogliere l'eredità dell'Ulivo, faticava a svolgere questo ruolo, dimostrando che si stava via via avvicinando il fallimento di un amalgama non riuscito tra le componenti provenienti dalle tradizioni democratiche cristiane, da una parte, e, dall'altra, quelle che si richiamavano alle esperienze della sinistra storica del PCI-PDS-DS, con il consolidamento delle varie correnti e sottocorrenti che si richiamavano a quelle storie politiche.

Le incursioni di Matteo Renzi nel PD hanno poi definitivamente affondato le prospettive di una politica di sinistra di questo partito, con l'aggravante della trasformazione in partito personale, con l'accentramento di tutte le scelte politiche, che ormai si allontanavano sempre più dalle esigenze e richieste delle fasce popolari che, tradizionalmente, si riconoscevano nella stessa sinistra. Anche il circolo di Pattada del PD, in quei frangenti, si è lentamente, e definitivamente, renzizzato Tutto questo ha avuto serie conseguenze negative, sia nella militanza che nell'appartenenza. In tanti si sono allontanati dalla politica attiva, molti, anche tra coloro che ave-vano rappresentato una parte importante de-la sua struttura politica e organizzativa, han-no abbandonato il PD, almeno da 4-5 anni, per cercare di ricostruire un diverso punto di riferimento della sinistra, come è avvenuto con Liberi e Uguali, nel quale si riconoscono e agiscono diversi rappresentanti di Sinistra Italiana e di MDP-Art. 1.

La nostra speranza, il nostro impegno, a tutti i livelli, politici e istituzionali, saranno rivolti alla ricerca di tutte quelle iniziative necessarie per uscire da questa situazione, iniziative prima di tutto rivolte alla ricostruzione di un nuovo soggetto unitario della sinistra. (g.t.)