Caino di José Saramago

Dopo essersi occupato del Nuovo Testamento, José Saramago, rivolge la sua attenzione al vecchio testamento inquadrando uno dei protagonisti più complessi e, allo stesso tempo, più negativi, della Bibbia. Il Caino di Saramago non comprende il progetto del suo Signore; non solo, ma lo rigetta e vi si oppone con tutte le sue forze e le sue forze si amplificano man mano che la sua vita gli consente di scoprire numerosi altri dettagli del rapporto tra Dio e l'Uomo. Per quale ragione Dio non accetta le sue offerte determinando le condizioni per l'uccisione dell'incolpevole Abele che, nonostante la sua bontà e innocenza viene condannato alla peggiore delle morti: essere ucciso dal proprio fratello? E i bambini e i giusti di Sodoma e Gomorra? E il povero Isacco (salvato nel romanzo da un provvido intervento di Caino che supplisce ad un ingiustificabile ritardo dell'arcangelo Gabriele), e le innumerevoli vittime del diluvio? No, questo Dio non ama gli uomini, anzi si diverte nel farli soffrire e li ha creati per questo suo, incomprensibile, diletto. Caino è dotato del suo sigillo che lo protegge dagli uomini, a quel tempo piuttosto malvagi, per cui si muove con una certa sicurezza in questo panorama, sfoga la sua possente libidine con l'adorabile Lilith, che gradisce, ma non capisce per quale motivo «nessuno deve toccare Caino»; magari perché abbia più tempo per soffrire! Fornito di una prestante asinella, Caino si può muovere nello spazio e nel tempo per cui diventa protagonista degli episodi più importanti della storia raccontata dalle Sacre Scritture e interviene attivamente in essi; deciso a ostacolare il disegno di Dio.
L'opportunità più ghiotta, naturalmente, si presenta quando a Noè viene comandato di costruire l'arca e di racchiudere in essa la parte più preziosa del creato; Caino ha la possibilità di agire su questo prezioso carico e distruggerlo, azzerando in questo modo l'operato dell'odiato demiurgo.
Quest'opera di Saramago, scritta nel pieno della sua maturità, traduce un approccio intelligente, frizzante e capace di gestire con brio e con assoluta originalità un tema non facilissimo da trattare ma, operando una inversione della logica rinvenibile nei sacri testi, riesce a plasmare un materiale così sensibile senza mai cadere nel banale.
Emilio Fenu