Drizzare le antenne!

20.03.2023

La popolazione si solleva contro la costruzione di un ripetitore in prossimità del monumento di San Gavino. Raccolte più di mille firme. Presentato un ricorso al TAR di Cagliari che sarà discusso il 12 aprile prossimo.

Ci voleva un'antenna - un palo d'acciaio alto oltre 30 metri - per risvegliare dal letargo una cittadinanza per troppo tempo indifferente ai problemi della comunità.

All'improvviso, l'affetto per un luogo simbolico come il monumento ai caduti di San Gavino e le preoccupazioni per l'inquinamento elettromagnetico dei ripetitori telefonici che vi saranno installati in sommità hanno acceso un dibattito serrato, avviato una raccolta di firme (già mille quelle raccolte) e prodotto ricorsi giudiziari. Il bene comune ha fatto breccia sull'apatìa dei pattadesi.

Non tutti, però: l'Amministrazione comunale, colta di sorpresa dalla reazione, non sembra voler imparare nulla dalla vicenda, e continua imperterrita a praticare una inspiegabile e incauta resistenza alla partecipazione. Anzi, sembra teorizzarla: nella deliberazione con cui la Giunta comunale ha adottato il piano triennale delle opere pubbliche si legge testualmente «di non consentire, per i motivi esposti in narrativa, la presentazione di eventuali osser-vazioni sullo schema di Programma Triennale dei Lavori Pubblici adottato col presente provvedimento». I motivi esposti in narrativa sarebbero legati alla necessità di una rapida approvazione del Piano. La deliberazione è stata approvata il 28 febbraio: si sarebbe potuto avviare il periodo di 30 giorni (già quasi passati) per consentire che ogni cittadino, potesse indicare altre opere magari ritenute più urgenti e/o necessarie; o magari non riceverne, ma dando la possibilità di proporle. Dopo di che, in tutta la sua autonomia, l'amministrazione avrebbe preso la sua decisione.

Ora, le uniche modifiche potrà apportarle il dibattito in Consiglio comunale, con un ruolo almeno di proposta da parte dei consiglieri di minoranza, se vorranno finalmente esercitarlo.

Questo numero è quasi interamente dedicato alla questione antenna, con gli interventi di varie parti in causa e la presentazione di valutazioni scientifiche e normative. Il periodico è a disposizione per ulteriori approfondimenti e per dare voce a chi ha considerazioni da fare. Favorire la partecipazione della gente, la cura del paese e dei suoi abitanti, il prender parte attivamente a quanto di interesse pubblico resta la nostra bussola: su questo saremo intransigenti.