Esercizi di democrazia formale e sostanziale

30.09.2023

Le vicende relative all'autorizzazione pubblica, rilasciata con Determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi - Provvedimento unico n. 15 del 16/12/2022 sottoscritta da «Il responsabile del SUAPE - Angelo Sini», per l'installazione di un'antenna SRB di telefonia cellulare nella zona del Colle di San Gavino a Pattada, suscitano alcune riflessioni, non soltanto in merito agli aspetti che riguardano la tutela dei beni paesaggistici, storici, culturali e identitari di una comunità, ma anche sui possibili modi di amministrare la cosa pub-blica.

Una prima modalità, si caratterizza e si svolge in modo burocratico, non attenta ai possibili risvolti negativi, di carattere ambientale, urbanistico, socio/culturale, che impattano con elementi identitari di una popolazione.

In altre pagine si racconta la cronaca sugli sviluppi amministrativi di questa vicenda, ma, dall'esame delle risposte del Sindaco e di altri amministratori della maggioranza consiliare, date all'interpellanza dei consiglieri di minoranza in merito all'iter seguito per l'approvazione dell'installazione dell'antenna, risulterebbe che «un Comune non ha voce in capitolo sull'ubicazione delle antenne, in base alle normative vigenti».

Lasciando agli organi della Giustizia amministrativa – TAR e Consiglio di Stato – il compito di esaminare la legittimità della procedura seguita, si può, però, affermare che esistono già pronunce di alcuni di questi organi, in particolare del TAR Campania, il quale nella sentenza n. 07230/2022, scrive che «… La giurisprudenza amministrativa ha escluso addirittura l'idoneità della sola pubblicazione all'albo pretorio a soddisfare il requisito della pubblicizzazione dell'istanza previsto dall'art. 87, comma 4, citato, poiché non ne garantisce la conoscibilità all'esterno degli uffici comunali, non agevola l'individuazione del procedimento pendente e la consultazione degli atti (T.A.R. Liguria sentenza n. 198/2016 del 24.2.2016; Cons. Stato, sez. VI, 18 aprile 2005, n. 1773; T.A.R. Liguria, sez. I, 29 gennaio 2014, n. 165)».

Una seconda modalità amministrativa, più attenta alla sostanza che alla pura e fredda forma, poteva scegliere di privilegiare il coinvolgimento della popolazione, in modo diretto, e attraverso gli organi istituzionali, Consiglio, Commissioni comunali, e altri tipi di interventi, per evitare errori e compiere le scelte più adeguate, su un tema di tanta rilevanza per i cittadini pattadesi.

Senza scomodare personalità e giuristi come Norberto Bobbio, Gustavo Zagrebelsky e altri autori che ci hanno lasciato opere importanti sui temi relativi a Democrazia formale e sostanziale, si potrebbe semplicemente attingere ad alcuni importati articoli dello Statuto vigente del Comune di Pattada, che possono dimostrare attraverso quali concrete modalità, gli amministratori comunali avrebbero potuto operare, per informare e per favorire la partecipazione dei cittadini, prima di procedere nelle decisioni assunte. Vediamoli.

Art. 2 – Autonomia - Punto 7: «Il Comune svolge le sue funzioni anche attraverso le attività che possono essere a-deguatamente esercitate dal-la autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali».

Art. 31 – Partecipazione dei cittadini: «2 - Nell'esercizio delle sue funzioni e nella formazione e attuazione dei propri programmi gestionali il Comune assicura la partecipazione dei cittadini, dei sindacati e delle altre organizzazioni sociali. 3 - Ai fini di cui al comma precedente l'amministrazione comunale favorisce: a) le assemblee e consultazioni sulle principali questioni di scelta; b) l'iniziativa popolare in tutti gli ambiti consentiti dalle leggi vigenti».

Art. 33 - Consultazioni: «1 - Il Consiglio e la Giunta comunale, di propria iniziativa o su richiesta di altri organismi, deliberano di consultare i cittadini, i lavoratori, gli studenti, le forze sindacali e sociali, nelle forme volta per volta ritenute più idonee, su provvedimenti di loro interesse. 2 - Consultazioni, nelle forme previste nell'apposito regolamento, devono tenersi nel procedimento relativo all'adozione di atti che inci-dono su situazioni giuridiche soggettive».

Art. 35 - Azione referendaria: «1. Sono consentiti referendum consultivi, propositivi e abrogativi in materia di esclusiva competenza comunale».

A proposito di Democrazia sostanziale, sembra che i 1.038 cittadini pattadesi, che, in pochi giorni, hanno sottoscritto la richiesta di annullamento della decisione di autorizzazione amministrativa, preferiscano questa seconda modalità, più democratica, e più trasparente.

Gianni Tola