In difesa del ruolo del Consiglio comunale

Gli amministratori non se la prenderanno se - dal momento che crediamo che il Consiglio comunale sia il massimo organo di rappresentanza della popolazione - formuleremo alcune osservazioni circa la gestione della prima seduta. Pur prendendo atto della situazione determinata dalla necessità di evitare assembramenti, e lodando la decisione di assicurare (tramite la diretta facebook) l'informazione ai cittadini, ci pare che alcune decisioni rischino di riservare al Consiglio, una volta di più (avviene dalla malaugurata introduzione dell'elezione diretta dei Sindaci) un ruolo marginale a favore dell'esecutivo (Sindaco e Giunta).
Non ci riferiamo tanto alla regia, che ha costretto ad una disposizione inconsueta dei consiglieri, ma ad alcuni atteggiamenti di galateo istituzionale che ci auguriamo possano essere corretti nelle prossime adunanze.
L'ordine del giorno prevedeva, correttamente, che all'avvio la seduta fosse presieduta dal consigliere anziano (il più votato tra i consiglieri), ma poneva l'elezione del Presidente solo al quarto punto, mentre la norma (citata nella stessa convocazione), indica che tutti i punti successivi alla convalida devono essere discussi e approvati sotto la presidenza del Presidente del Consiglio. Il consigliere anziano Pastorino ha continuato a presiedere, rispettando l'ordine del giorno, anche gli altri due punti.
A questo primo rilievo, aggiungiamo l'elezione delle due Commissioni prevista ai punti 5 e 6. Nelle due commissioni, la maggioranza ha eletto due assessori e lo stesso Presidente del Consiglio. Ci chiediamo se, per quanto legittimo, possa considerarsi anche opportuno che a far parte delle commissioni di un organo che dovrebbe essere autonomo (e, a nostro parere, anche marcare una differenza dall'esecutivo) siano membri di altri organismi, che hanno altri compiti.
Ci sembra di scorgere, insomma, un accentramento dell'azione amministrativa nelle figure di Sindaco e Giunta, secondo una prassi che, anche nelle amministrazioni precedenti, ha finora riservato all'assemblea civica un ruolo di secondo piano. Auspichiamo che in futuro questa abitudine sia corretta, e che il Consiglio comunale possa essere il luogo in cui - autonomamente dall'azione dell'esecutivo e per le materie di sua competenza - i rappresentanti dei cittadini possano confrontarsi e deliberare liberamente; e dove, inoltre, attraverso commissioni aperte alla partecipazione di cittadini esperti nelle varie materie, possa essere promossa e valorizzata la partecipazione continua della popolazione alla vita amministrativa.
Per gli stessi motivi di separazione delle funzioni, sarebbe opportuno anche evitare deleghe a singoli consiglieri comunali, facendoli apparire quasi come assessori aggiunti; non è questa la loro funzione. Rispettare le prerogative di ogni organo costituisce la base per un'amministrazione trasparente ed efficace.