La speculazione non lascia, raddoppia!

Il 22 maggio scorso la Ditta A.M.E. Energy srl ha presentato il progetto per realizzare 26 aerogeneratori (della potenza unitaria di 6,6 MW e per una potenza complessiva di 171,6 MW) nei territori di Pattada e di Buddusò in prossimità del lago Lerno.
Si tratta della stessa società che - nel luglio dell'anno scorso - aveva presentato la domanda per altri 12 aerogeneratori delle stesse caratteristiche, sempre nella stessa zona. Su quel progetto avevano presentato osservazioni critiche il Comitato No in Palas Nostras e un cittadino di Pattada. Su quest'ultimo si è già formalmente espresso il Gruppo di Intervento Giuridico (GIG)
Mentre il primo progetto è ancora in fase istruttoria, la AME Energy srl, ha deciso di raddoppiare, proponendo di disseminare il territorio intorno al lago di pale alte 135 metri al mozzo con pale da 85 m, per un'altezza totale di 220 m.
Non spenderemo altre parole per ribadire la posizione di questo periodico sull'argomento: assolutamente favorevoli agli impianti da fonti di energia rinnovabile (compreso l'eolico) se realizzati nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio, assolutamente contrari a interventi speculativi che puntano ad arricchirsi prelevando dalle bollette dei cittadini gli incentivi previsti per la transizione energetica, con ricadute irrisorie sugli abitanti del territorio e che verso l'ambiente mostrano totale indifferenza.
Vogliamo, invece, informare meglio sui soggetti che prevedono investimenti milionari (il primo richiede circa 83 miioni di euro e il secondo circa 170 milioni di euro). AME Energy è una società a responsabilità limitata con un capitale di 10 mila euro, costituita nel 2023 da un unico socio, la NRGFARM srl (con sede allo stesso indirizzo di AME), anch'essa costituita nel 2023, il cui capitale è di 11 mila euro. AME ha chiuso nel 2024 il bilancio con una perdita di € 232.107 (nel 2023 la perdita era stata di € 97.681). Alla Nrgfarm è andata peggio: la perdita di esercizio del 2024 è stata di € 1.037.761, il numero medio di dipendenti è dichiarato in 5.
Nel progetto presentato quest'anno, tra i riferimenti giuridici richiamati, non figura la Legge regionale approvata in primavera e, ovviamente, neanche i vincoli che la legge regionale prevede. È a queste società che si consente di speculare su beni comuni come sole e vento, irretendo, tramite i cosiddetti facilitatori, i proprietari dei suoli per offrire ristori irrisori rispetto agli utili previsti. A questo proposito, torna alla memoria la figura di Ovidio Marras, il pastore, recentemente scomparso, che rifiutò di vendere i suoi terreni a una società immobiliare, vincendo anche una causa legale e bloccando la cementificazione di Capo Malfatano e Tuerredda.