Nasce il Comitato per la riforma della legge elettorale sarda

23.05.2022

Qualcosa si muove. Per sensibilizzare il Consiglio regionale alla necessità di modificare una legge elettorale pessima come quella sarda, diverse forze politiche, associazioni, movimenti (qui sotto il comunicato stampa con l'elenco dei sottoscrittori) hanno deciso di promuovere la raccolta di firme su una proposta di riforma in senso proporzionale, redatta dal costituzionalista Omar Chessa dell'Università di Sassari.

A tale scopo si è costituito il Comitato promotore che pre-senterà l'iniziativa giovedì 19 maggio alle 11 a Cagliari in una conferenza stampa.

Il Comitato, aperto alla partecipazione di altri soggetti che volessero aderirvi, ha organizzato un primo incontro pubblico che si terrà a Nuoro sabato 28 maggio alle ore 17 nei locali Exme, con la presenza del professor Chessa.

La proposta prevede l'abrogazione dell'elezione diretta del Presidente della Giunta, demandando la sua nomina a un Consiglio eletto con il sistema proporzionale che consenta una rappresentanza adeguata a tutte le liste che vogliano presentarsi alle elezioni. Per evitare una eccessiva frammentazione, il Comitato ritiene che sia sufficiente lo sbarramento - circa il 2% - insito nella stessa composizione del Consiglio, ridotto a 60 persone. Per garantire una sufficiente stabilità dell'esecutivo si prevede di introdurre la sfiducia costruttiva, che permette di sfiduciare la Giunta e il Presidente solo in presenza di una definita maggioranza alternativa.

Ovviamente non sarà una proposta di legge popolare a modificare la legge elettorale, essendo di competenza del Consiglio regionale l'approvazione di una apposita legge statutaria. L'obiettivo del Comitato è quello di superare, innanzi tutto nella mentalità degli elettori, un sistema maggioritario che si è dimostrato inefficiente e inefficace di fronte ai complessi problemi della società sarda. A dimostrarlo è sufficiente il ritardo di una legge adeguata sulla continuità territoriale o le carenze rilevate in ambito sanitario in occasione della pandemia Covid.

Tra le novità degne di nota, è da segnalare il fatto che alcune forze politiche della sinistra sarda siano riuscite a invertire la tendenza alla frammentazione su un argomento importante e dirimente come quello della rappresentatività delle istituzioni. Ma il dialogo avviato su tale argomento prosegue su altre questioni importanti (quelle energetiche, quelle ambientali, quelle sul diritto alla salute, all'istruzione, alla casa, tra le altre), con l'obiettivo di costruire un programma di governo in vista delle elezioni regionali previste per la primavera 2024.

Sarà un processo lungo e difficile, ma è importante che si cerchi di dare rappresentanza a una parte considerevole di elettorato attualmente escluso dal Consiglio regionale.


Il Comunicato stampa

Per una nuova legge elettorale sarda, democratica e proporzionale

Invito conferenza stampa giovedì 19 maggio, ore 11.00 sala conferenze Hostel Marina, Scalette S. Sepolcro a Cagliari.

La vasta aggregazione di soggetti politici, partiti, movimenti e associazioni che da tempo denunciano il carattere antidemocratico dell'attuale legge elettorale sarda invitano la stampa sarda alla prima conferenza stampa di presen-tazione del comitato sardo per la nuova leggere elettorale statutaria che si svolgerà giovedì 19 maggio alle ore 11.00 nella sala conferenze dell'Hostel Marina nelle Scalette di San Sepolcro a Cagliari.

Il comitato sardo descriverà la campagna di iniziative in tutta la Sardegna e presenterà le sue proposte per una nuova legge elettorale statutaria, democratica e proporzionale che garantisca l'uguaglianza del voto senza gli stravolgimenti generati da qualunque premio di maggioranza e soglie di sbarramento, nel rispetto della parità di genere e che abbandoni definitivamente il modello presidenzia-le e l'elezione diretta del Presidente, restituendo centralità al Consiglio Regionale con l'introduzione di meccanismi di stabilizzazione.

ANPI Nuoro, ArticoloUno, Assemblea permanente di Villacidro, Comitato Cittadini Liberi Sardegna, Movimenti per l'autodeterminazione in Catalogna e Sardegna, Il Manifesto sardo, Partito Comunista Italiano, Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, ProgReS, Rossomori, Sinistra Italiana


Il Parlamento boccia il presidenzialismo

È stata bocciata sia dalla Commissione Affari costituzionali che dall'aula della Camera dei Deputati la proposta di legge costituzionale presentata da Fratelli d'Italia per introdurre l'elezione diretta del Capo dello Stato. L'emendamento soppressivo dell'intera proposta, presentato dal Movimento Cinquestelle, è stato approvato con 236 voti favorevoli, 204 contrari e 19 astensioni (i renziani di Italia Viva).

Anche in Parlamento sembra acquisire consenso la modifica della legge elettorale in senso proporzionale, anche se difficilmente ci potrà essere una approvazione definitiva prima della scadenza (2023) della legislatura. Il ritorno al sistema proporzionale, certamente più consono all'impianto istituzionale previsto dalla Carta costituzionale, metterebbe fine alla costruzione di coalizioni farlocche, che di fatto impediscono ai partiti - o a quello che ne rimane - di presentarsi agli elettori per misurare il consenso sulla loro visione della società e sulla loro cultura politica. Darebbe, inoltre, agli stessi partiti l'opportunità di ridefinire la propria identità, soprattutto se si riuscirà, finalmente, a fissare norme certe sul loro funzionamento interno e sul rispetto della basilari regole democratiche. Perché, alla fine, una democrazia senza partiti non sarebbe una democrazia effettiva.