Sos Lamparigos

13.02.2022

Nell'appuntamento di questo mese, vi porteremo in uno dei luoghi più remoti del territorio di Pattada, ossia a Sos Lamparigos, ai confini con l'agro di Ozieri. Il modo più rapido per arrivarci è prendere la strada di Paule 'e Carru, e successivamente, in prossimità della località Pischedda, imboccare una strada sulla sinistra da percorrere nella sua interezza.

Giunti sul posto, siamo stati accolti da un allevatore locale che gentilmente ci ha indicato il miglior percorso da seguire per arrivare al sito. Un grosso massiccio roccioso ha subito attirato la nostra attenzione, e abbiamo deciso di arrampicarci sino ad arrivare alla sua sommità.

Da subito abbiamo notato numerosi conci di pietra impilati in modo razionale, e seguendoli ci siamo trovati sulla sommità di una colossale muraglia megalitica. Di per sé, la muraglia appare lunga alcune decine di metri, segue prima una direzione rettilinea per poi curvare sulla destra e scendere verso il basso. La muraglia, nel suo punto più alto, raggiunge abbondantemente i quattro metri, è larga almeno un metro e mezzo ed è costituita da blocchi di pietra ben rifiniti e di dimensioni davvero ragguardevoli, specialmente alla base.

Continuando l'esplorazione, ci siamo portati nel versante opposto del massiccio roccioso, notando ampi tratti di muro ricavati tra i vari spuntoni di roccia. All'interno di queste due porzioni di muraglia, si trova un'ampia area nella quale sono presenti numerosi crolli presumibilmente dovuti alla presenza di un nuraghe o protonuraghe.

Questa deduzione è dovuta principalmente a due fattori: il primo è che abbiamo trovato una profonda struttura dalla forma circolare; il secondo è che tutti i crolli presenti nelle immediate vicinanze di quest'ultima sono caratterizzati da conci di dimensioni notevolmente inferiori rispetto a quelli utilizzati per la costruzione della muraglia, molto simili a quelli trovati presso i siti di Serra 'e Sorighes e Mutzone.

Alla luce di queste considerazioni, possiamo ipotizzare che il luogo da noi visitato potesse avere una notevole importanza strategica, e che fosse costituito da un nuraghe protetto da due imponenti muraglie, poste su diversi versanti.

Si tratta di un sito davvero unico nel territorio Pattadese e non solo, anche tenendo conto della maestosità della muraglia. Inoltre, il tutto è immerso in un paesaggio pressoché incontaminato, da cui si può ammirare una grande porzione della regione storica del Logudoro.

Una piccola curiosità: a Pattada è molto usata l'espressione «leare sos lamparigos» quando una persona si allontana o va in posti molto remoti, ma indica anche l'errare qua e là. È probabile che la stessa espressione derivi proprio dal toponimo e dall'ubicazione del territorio che abbiamo descritto.

A presto!

Becos e Murones