Tra refusi e procedure «fai da te»

30.09.2023

La recente riunione del Consiglio comunale (14 settembre), sembrava poter scivolare in una ordinaria discussione degli argomenti all'ordine del giorno, ma, anche questa volta non sono mancate le scintille polemiche tra Sindaco e consiglieri dell'opposizione, durante la discussione sull'interpellanza presentata dalla minoranza, in merito agli «interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione della chiesa dello Spirito Santo».

Ai primi punti dell'OdG il Consiglio ha proceduto alla surroga di due nuovi consiglieri comunali, della lista Radici e Futuro: Marco Spano in sostituzione del dimissionario Gian Battista Congiu, e Sergio Cuccu in sostituzione di Giuseppina Piga.

Il Consiglio ha quindi proceduto, con voto unanime, e nel rispetto dell'esito a maggioranza della votazione della Compagnia barracellare, alla designazione di Piero Giovanni Chessa alla carica di Capitano della Compagnia, per il triennio 2023/2025.

Vi è poi stata, con i voti favorevoli dei soli consiglieri di maggioranza e l'astensione del gruppo di minoranza, la ratifica della deliberazione della Giunta comunale riguardante la «variazione n. 6 al Bilancio di previsione 2023/2025.

Successivamente il Consiglio, ancora con i soli voti della maggioranza e la segnalazione dei consiglieri di opposizione sull'inesistenza del relativo finanziamento regionale, ha approvato la variazione al Programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025 e elenco annuale dei lavori per l'anno 2023, introducendo le opere di manutenzione straordinaria della chiesa dello Spirito Santo per un importo complessivo di 200 mila euro, dei quali 150 mila di contributo regionale e 50 mila euro di fondi CEI.

La discussione è stata particolarmente accesa, e ricca di contestazioni di carattere tecnico e giuridico da parte dei consiglieri dell'opposizione, durante la discussione sull'interpellanza presentata dalla minoranza, in merito agli stessi interventi sulla chiesa dello Spirito Santo.

Alla domanda, contenuta nell'interpellanza, su chi avesse redatto effettivamente il progetto tecnico, il Sindaco ha risposto che il progetto è stato redatto dall'Ufficio Tecnico del Comune e firmato dallo stesso Sindaco nella sua funzione di responsabile del-l'Ufficio. Lo stesso Sindaco ha precisato che quanto contenuto nel dispositivo della Deliberazione della Giunta comunale del 17 luglio, che indica lo Studio di Architettura Marongiu del dott. Arch. Angelo Marongiu quale soggetto che ha redatto il progetto è solo frutto di un refuso di stampa, dovuto al fatto che la deliberazione è stata sovrascritta su una precedente deliberazione di approvazione di un progetto redatto dall'arch. Marongiu; lo stesso architetto non avrebbe svolto alcuna funzione nella progettazione delle opere oggetto di interpellanza.

Il Sindaco ha quindi risposto che il progetto in discussione non è stato sottoposto a verifica e validazione ai sensi del Codice dei contratti, che non sono stati acquisiti i prescritti pareri e nulla osta previsti per le opere tutelate dal Codice del Paesaggio del 2004, che la materiale stesura del progetto è stata fatta a cura del geometra Pier Paolo Zirottu, dipendente comunale e che i titoli abilitativi dei soggetti che hanno materialmente e formalmente redatto il progetto sono quelli posseduti dal citato geometra comunale e dal Sindaco stesso, nella qualità di responsabile dell'Ufficio Tecnico. Dichiarazione almeno avventata, dato che ogni intervento su beni tutelati, come appuntto la chiesa dello Spirito Santo, richiede le competenze di un architetto.

Lo stesso Sindaco ha, infine, comunicato che il progetto in questione non è rientrato tra quelli finanziati nella apposita graduatoria provvisoria regionale inerente la manutenzione straordinaria e la riqualificazione di chiese, bandita con Delibera della Regione del 1 giugno scorso. Il gruppo di minoranza si è dichiarato insoddisfatto delle risposte date dal Sindaco all'interpellanza, segnalando il mancato rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti, sia per quanto riguarda la mancanza dei titoli abilitativi delle figure che hanno steso e approvato il progetto, sia per la mancata verifica e validazione e acquisizione dei pareri e nulla osta richiesti per l'approvazione dello stesso progetto.

Le questioni sollevate con l'interpellanza avranno sicuramente un seguito, dato che i consiglieri dell'opposizione, dopo aver rilevato l'assenza di qualsiasi tipo di dichiarazioni testuali rese dai diversi soggetti nel verbale di deliberazione, hanno scritto una lettera di protesta, che riportiamo integralmente nella pagina seguente, indirizzata alla Presidente del Consiglio, Gianfranca Amadu, e al Segretario verbalizzante, Daniele Roccu, chiedendo «di integrare la deliberazione citata con la risposta precisa, concreta, comprensibile e completa a tutte le domande contenute nell'interpellanza».

Gianni Tola