Un'altra Politica è possibile

15.01.2022

Il cordoglio unanime che ha accompagnato la scomparsa di David Sassoli dà testimonianza che un agire politico fondato sul dialogo, sulla gentilezza che non rinuncia, però, alla fermezza degli ideali e dei progetti, è possibile ed è riconosciuto.

«Non ha mai avuto una vera lite con alcuno, ha sempre rispettato tutte e tutti», ha detto nell'omelia funebre il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, suo compagno di classe al liceo.

L'insistenza unanime sul carattere di Sassoli (espresso da quel sorriso da guascone ricordato dai figli nel corso della cerimonia), rischia di mettere in secondo piano le prese di posizioni forti assunte su alcuni nodi cruciali della vicenda europea: la rinegoziazione dei debiti degli Stati, l'allentamento dei vincoli di blancio, il superamento dei Trattati. Oppure la condanna esplicita e netta della pessima risoluzione del 2019 - votata a maggioranza da quell'Assemblea che Sassoli presiedeva - con cui si tendeva a equiparare sul piano storico nazismo e comunismo: un testo «intellettualmente confuso e politicamente scorretto», l'aveva definito, perché metteva sullo stesso piano vittime e carnefici.

«Sassoli ha vissuto intensamente il suo tempo - ha scritto Vincenzo Vita sul manifesto - e ha partecipato in modo convinto ai conflitti politici e culturali. Se mai è lo stile che lo ha contrassegnato a fare la differenza. Solo chi ha posizioni forti e passioni sa essere aperto, in virtù di principi superiori e non di convenienze di circostanza».

Sì, un'altra Politica è possibile, se si fonda su una formazione culturale e sull'educazione di uno spirito antiautoritario dove i valori della solidarietà contro violenze e oppressioni e della libertà di informazione costituiscono la bussola della propria azione. Di questa Politica, Sassoli è stato un buon esempio .